1. Avere una forte motivazione
Per potersi definire 'minimalisti' non basta seguire lo stereotipico consiglio del possedere meno cose, ma è necessario un riassettamento totale del proprio stile di vita, che può portare a una sua trasformazione profonda e significativa, ed è per tale ragione che le motivazioni su cui fondare questo cambiamento devono essere solide. Spesso trovano ragione nel desiderio di ridurre lo stress e il sovraccarico mentale associato al consumismo e all'accumulo eccessivo di beni materiali. Si cerca perciò di favorire la qualità rispetto alla quantità, esperienze e relazioni significative in modo da raggiungere una maggiore chiarezza mentale, libertà e benessere, per vivere una vita più intenzionale e soddisfacente. Per trovare e mantenere la giusta motivazione può essere utile leggere libri sull’argomento, ascoltare podcast e vedere video di persone che ispirano questo stile di vita, guardare film e documentari, leggere Blog d’ispirazione. Non è solo estetica, ma una vera e propria filosofia di vita che si deve essere pronti ad abbracciare.
2. Declattering
Decluttering (to declutter) è un termine inglese che significa sgombrare, mettere in ordine, ma è molto più che fare spazio. Se il Minimalismo è lo stile di vita, il Decluttering è la pratica, ovvero il processo con il quale si elimina ciò che non è essenziale, ed 'eliminare', non significa mettere in cantina o buttarli per poi riacquistarli nel tempo, ma dare nuova vita ai tuoi oggetti, vestiti e cianfrusaglie varie: donando, vendendo o avviando il riciclo. “Vivere meglio con meno” è il motto dei minimalisti, ma fare letteralmente spazio (dentro e fuori) è tutta un’altra cosa.
Casa
- Scegliere una strategia: farlo un po' alla volta (anche solo 15 minuti al giorno per ripulire qualcosa, così da liberare tutti gli spazi della casa senza che diventi un’esperienza troppo opprimente) o tutto in una volta se si è pronti a un cambiamento radicale e immediato.
- Procurarsi tre contenitori e dargli un nome: Tenere-Buttare-Donare/Vendere (+Forse):
questo step è fondamentale perchè ci costringe a categorizzare i nostri averi in modo chiaro e deciso. Regola n.1: nessuna pietà! Bisogna sempre chiedersi 3 domande: Mi piace veramente? Mi serve veramente?
Mi serve averne più di uno? Se la risposta è sempre no, è tempo di dirgli addio. Se si è molto indecisi possiamo destinare questi oggetti al contenitore 'Forse': se nel giro di un anno non vengono usati, inutile continuare a tenerli in casa.
- Scegliere uno spazio e svuotalo completamente: meglio concentrarsi su un cassetto o uno scaffale alla volta e svuotarlo completamente, pulirlo e riordinarlo creando i tre contenitori e rimettendo a posto solo quello che si vuole tenere.
- Creare un sistema per mantenere l’ordine: è necessario pensare in modo critico a come e dove la casa tende ad essere più ingombra per poter trovare un sistema efficiente per mantenere le cose al loro posto e sbarazzarti istantaneamente delle cose che non ti servono più. Trovarlo può riuscire naturale, ma in caso contraio può essere utile consultare qualche guida online o manuali di declattering.
Abbigliamento
Come strategia si può usare quella descritta al paragrafo precedente, ma può essere utile conoscere il
metodo konmari: si tratta di tirare fuori tutti i vestiti che abbiamo in armadio cassetti scatole e dividerli per categorie (magliette, jeans, calze, ...) , in questo modo si è consapevoli di quello che si ha per ogni categoria. Successivamente si passa ogni vestito, ogni pezzo tra le mani e chiedersi se veramente ci piace, se ci fa sentire bene quando lo vestiamo, se ci porta gioia. Se si tiene un capo “per sicurezza” o per il “non si sa mai”, allora va lasciato andare.
Ma come si crea un guardaroba minimalista? Fondamentale è optare per capi di alta qualità che dureranno nel tempo e che saranno comodi da indossare. Scegli dunque pochi capi versatili che si possono combinare facilmente tra loro per creare diversi outfit: T-shirt bianca, Jeans, Pantaloni neri, Blazer, Sneakers bianche. Altro consiglio è optare per una gamma di colori neutri, in modo da poter combinare facilmente i propri vestiti. Privilegiare i colori neutri come il nero, il bianco, il grigio o il beige può sembrare noioso, ma in realtà fornisce un’ampia gamma di opzioni di abbinamento.
Inoltre, le stampe semplici, come le righe alla marinara, possono aggiungere un tocco di personalità ai propri outfit senza renderli troppo caotici. L’obiettivo principale del guardaroba minimalista è infatti quello di avere un abbigliamento funzionale e di qualità, e la scelta di una gamma essenziale di colori neutri può aiutare a raggiungere questo obiettivo.
Digitale
Anche nei dispositivi elettronici si possono accumulare cose (app, file, foto) che oltre ad occupare spazio (byte), ci distraggono continuamente (notifiche). La soluzione è una: declattering digitale.
- Eliminare le app inutilizzate: scorrendo il menù delle app bisogna chiedersi qual è stata l’ultima volta che si è utilizzata. Se non la si utilizza da almeno 3 mesi, va eliminata. Se più app svolgono la stessa funzione, va tenuta quella che piace di più.
- Gestire le mail: il primo passo è quello di sbarazzarsi di tutti gli account inutili e tenere una mail per il lavoro e una per tutto il resto. Poi cancellarsi da tutte le mailing list che non ti interessano, eliminare le notifiche e decidere un momento della giornata da dedicare alla lettura delle mail.
- Social: per prima cosa eliminare tutte quelle app social che usi solo sporadicamente. Poi anche qui eliminare tutte le notifiche e decidere di passarci solo pochi minuti al giorno allegerirà non solo il telefono, ma anche la mente. Una soluzione utile può essere quella di collegarsi solo dal PC o dal tablet, eliminandole dallo smartphone. Il declattering riguarda anche tutte le persone che si seguono: meglio la bacheca libera da informazioni inutili e di personaggi che neanche conosci.
- Ridurre il tempo dello schermo: tutti i devices più moderni hanno la possibilità di “temporizzare” lo schermo e le app, cioè di decidere quanto tempo si vuole dedicare all’utilizzo di una specifica app o del cellulare in generale. Spesso non ci si rende nemmeno conto di quanto tempo sprechiamo al telefono: una notifica che lo ricorda può davvero aiutare a diminuirne l'utilizzo.
3. Acquistare consapevolmente
Abbracciare il minimalismo significa anche diventare un consumatore consapevole. Per non cadere vittima dell’acquisto compulsivo bisogna fermarci e chiederci:
Serve veramente? Ci piace così tanto? Ce ne sono altri a casa simili? Non solo si eviteranno acquisti inutili, ma si risparmieranno anche tanti soldi. Seguire le seguenti regole può essere d'aiuto:
- Non andare per negozi come passatempo, non passeggiare nella zona shopping.
- Non fare le carte dei negozi e non dare la email: le pubblicità sono irresistibili>
- Quando si vuole qualcosa, bisogna fermarsi e provare a vedere se si può usare qualcos’altro, farselo prestare o farne a meno.
- Evitare vestiti o oggetti per la casa con vari disegni, pattern e colori: stufano velocemente.
- Non permettere agli altri di portare cose a casa per festività, compleanni e occasioni varie. Se non si può evitare, megio puntare a farsi comprare esperienze, e non oggetti, o cose di consumo come il cibo.
4. Ridurre lo spreco alimentare
“Il cibo non è intrattenimento. Piuttosto, il cibo è destinato a nutrire: il cibo è un carburante, puro e semplice. Questo non significa che non mi piaccia il cibo, anzi mi piace immensamente”. Con queste parole Joshua Fields Millburn dei The Minimalists fanno capire il concetto alla base del minimalismo alimentare. Il cibo è da collegare al benessere fisico e mentale, lo scopo è di averci un rapporto equilibrato e non accumulativo, di ridurre l’impatto negativo del cibo sulle nostre vite e fare in modo che non diventi un’ossessione. Alcuni requisiti suggeriti per un’alimentazione minimale sono: tenere una dispensa ordinata e organizzata, preparare un piano settimanale dei pasti che si vogliono consumare, controllando prima quello che già hai in casa, e così anche una lista della spesa accurata. Ciò avrà buoni riscontri anche a livello economico. Ma non si tratta tanto di risparmiare, ma di non sprecare. Minimalismo in cucina significa anche preparare piatti veloci e semplici, cibi non troppo elaborati, con pochi ingredienti che si conoscono. Quando si vuole cambiare, prima ci si informa su come si usano e poi li si acquista, così da evitare dispense piene di ingredienti che non si sanno cucinare e sprechi inutili.
5. Scegliere le attività da valorizzare
Le giornate non sono infinite, ed è per questo che è importante imparare a dare una priorità alle attività. Bene sarebbe selezionare poche attività al giorno, massimo 3, che rendono felice o che portano valore, e la soddisfazine e leggerezza a fine giornata è garantita.
'Non ho tempo' deve diventare una frase vietata, perchè dando attenzione solo a ciò che importa davvero, senza perdersi in distrazioni, vuol dire che se non ho tempo per qualcosa non è importante abbastanza.
Semplificare la vita e stare bene è anche sinonimo di dover rinunciare a qualcosa. Dire di no a incontri o appuntamenti in cui non si ha interesse, dire dei no a delle collaborazioni o richieste di lavoro, anche se questo vuol dire perdere alcune opportunità, è un'abilità che bisogna imparare a padroneggiare.
Nella pratica, buona abitudine può essere quella di fare una to-do-list giornaliera o settimanale che aiuti a organizzare tutte le attività da fare per non perdere tempo e sapere sempre cosa c’è da aspettarsi.